Davide Alio è uno specializzando fisico medico e un ricercatore presso l’Istituto Oncologico Europeo.
Su cosa si focalizza la tua ricerca? Quali sono gli obiettivi?
La mia ricerca e il mio lavoro si inseriscono nell’ambito della protonterapia. Si tratta di un trattamento che utilizza i protoni per trattare i tumori e rispetto alla convenzionale terapia con fotoni presenta meno effetti collaterali, poiché viene depositata meno dose sugli organi a rischio.
Quando hai scelto di diventare un ricercatore?
Il primo “contatto” con la fisica l’ho avuto al liceo, una materia che poi ho deciso di approfondire con un percorso universitario triennale, seguito da uno magistrale in fisica delle alte energie. È proprio alla magistrale che ho scoperto, dal vivo, cosa voleva dire fare ricerca e quanto questa sia fondamentale. Dopo un’esperienza al Cern, mi sono approcciato alla fisica medica che, dal mio punto di vista, è maggiormente concreta e per cui sento di poter dare il mio contributo.
Cosa di piace del tuo lavoro?
Un aspetto che mi piace è la multidisciplinarità. Infatti faccio parte di un team di ricerca eterogeneo e collaboro quotidianamente con medici, infermieri, biologi e molte altre figure professionali. Lavorare insieme per lo stesso obiettivo mi motiva tantissimo.
Quanto è importante il sostegno dei nostri donatori?
Noi ricercatori ci mettiamo l’impegno e la passione nel nostro lavoro, ma tutto ciò non basta. Per fare andare avanti la ricerca è necessario il sostegno dei donatori