di Dott. Emad Al Jaber, Direttore dell’Unità di Cardiochirurgia Mininvasiva ed Endoscopica Monzino
Quando sono arrivato al Centro Cardiologico Monzino dieci anni fa, non avrei mai immaginato quanto lontano mi avrebbe portato la passione per la cardiochirurgia.
Con orgoglio, posso dire che la nostra dedizione all’innovazione ci permette di utilizzare oggi una tecnica sempre più rivoluzionaria: l’endoscopia cardiaca.
Questo metodo, utilizzato in pochi centri al mondo, ci consente di operare il cuore senza dover aprire il torace, offrendo ai pazienti vantaggi straordinari.
Il punto di forza di questa tecnica sta nella sua semplicità e nella sua efficacia: attraverso un piccolo taglio di appena tre centimetri, praticato in un punto discreto del petto, possiamo inserire una videocamera e speciali strumenti endoscopici. Questi ci permettono di vedere il cuore in modo estremamente dettagliato, ma non guardando direttamente nel torace: tutto avviene su uno schermo ad alta definizione presente in sala operatoria. Questa nuova prospettiva ci permette di eseguire gesti chirurgici con una precisione e una sicurezza senza precedenti.
L’endoscopia cardiaca non è solo il futuro della cardiochirurgia, è già il nostro presente qui al Monzino.
Ricordo quando mi sono appassionato a questa tecnica nove anni fa, e ora posso contare oltre 2000 interventi eseguiti, sia in Italia che all’estero. Grazie all’evoluzione dell’innovazione vedo che questa tecnica si affina continuamente e diventa sempre più versatile.
Oggi è una routine per le patologie valvolari, estesa anche alla rimozione di tumori cardiaci, alla correzione di difetti congeniti in età adulta come quelli del setto interatriale, e persino al trattamento di disturbi del ritmo cardiaco come la fibrillazione atriale, ma siamo costantemente alla ricerca di miglioramenti, con un’attenzione particolare alle patologie dell’aorta ascendente.
Ma quello che mi rende davvero felice è l’impatto positivo che questa tecnica ha sui pazienti. Un intervento meno invasivo significa meno dolore, un ricovero più breve e una ripresa più
veloce. E non solo: anche dal punto di vista estetico, il risultato è migliore. L’incisione è così piccola e ben posizionata che diventa quasi invisibile, un dettaglio che fa la differenza anche dal punto di vista psicologico.
L’ultima frontiera che abbiamo superato al Monzino è stata la riparazione simultanea delle tre valvole principali del cuore – mitrale, aortica e tricuspide – attraverso un’incisione di soli tre centimetri. Un risultato che pochi centri al mondo possono vantare.
L’endoscopia cardiaca è una tecnica chirurgica che ha cominciato a evolversi significativamente dagli anni ‘90. I primi passi verso questa innovazione furono compiuti con l’avvento della chirurgia minimamente invasiva, che ha cercato di ridurre l’impatto degli interventi al cuore.
L’endoscopia cardiaca come la conosciamo oggi ha fatto un salto di qualità grazie ai progressi nella tecnologia delle videocamere ad alta definizione e nella miniaturizzazione degli strumenti chirurgici, dimostrando sicurezza ed efficacia.