Martina Rabino lavora nei laboratori del Centro Cardiologico Monzino, dove si occupa di studiare la distrofia muscolare di Duchenne, una malattia che colpisce i muscoli. Nel suo progetto di ricerca si occupa in particolare della cardiomiopatia, correlata alla sindrome di Duchenne.
Su cosa si focalizza la tua ricerca?
Nel mio progetto di ricerca mi occupo di studiare la distrofia muscolare di Duchenne, una malattia che colpisce i muscoli. Nello specifico analizzo la parte cardiologica, quindi la cardiomiopatia essendo il cuore il nostro muscolo principale.
Perché è importante parlare di ricerca?
Parlare di ricerca è fondamentale in quanto c’è sempre stata una sorta di “distanza” tra il mondo della ricerca e tutto il resto. Ora, fortunatamente, questa lontananza si è ridotta ed è richiesta una maggiore attenzione da parte dei ricercatori nella divulgazione scientifica soprattutto verso le persone che non si occupano direttamente di scienza. La scienza non è importante solo per i pazienti, ma lo è in modo particolare per la collettività.
Quanto è importante il supporto dei nostri donatori?
Per me fare questo lavoro è un sogno che si concretizza ogni giorno in laboratorio grazie al supporto dei donatori.
Fare Ricerca è il mio sogno e insieme alla generosità di tutti i donatori possiamo sognare insieme un futuro con cure sempre più efficaci e personalizzate.