Lodovico Gatti

Ricercatore IEO
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I talenti della Ricerca – Lodovico Gatti

Lodovico Gatti è ricercatore e lavora presso i laboratori IEO. Il suo progetto di Ricerca, in collaborazione con il Politecnico di Milano, permetterà di utilizzare farmaci già in uso per curare altre patologie, contro il melanoma resistente alle terapie standard e di sviluppare quindi nuove combinazioni farmacologiche per i pazienti con melanoma recidivante.

Come sei diventato un ricercatore?

Io sono un bioingegnere e mi sono avvicinato alla Ricerca in ambito oncologico perché ho sempre desiderato aiutare gli altri, anche per la storia della mia famiglia. Ho un background differente rispetto alla maggior parte dei mei colleghi quindi lo scambio quotidiano è fondamentale per permetterci di fare al meglio il nostro lavoro.

Spiegaci qualcosa in più sulla tua Ricerca

La mia ricerca verte sull’utilizzo di nanoparticelle, piccole strutture sferiche contenenti farmaci, e sistemi utilizzabili per verificare dove queste vengano accumulate dal corpo umano. Più in dettaglio, si basa su un lavoro combinato tra IEO e PoliMi, tramite il lavoro fatto dai miei colleghi allo IEO sono stati individuati farmaci ottimali nella gestione del melanoma mentre il Politecnico di Milano è responsabile dell’incapsulamento di tali farmaci in nanoparticelle.

Queste nanoparticelle permettono di racchiudere e accumulare il farmaco al loro interno, una volta internalizzate nelle cellule e rotte liberano grandi quantità di farmaco e permettono di eliminare le cellule tumorali.

Quanto è importante avere fiducia nella Ricerca?

La fiducia nella Ricerca è fondamentale e penso che per raggiungere nuovi traguardi sarà sempre più importante il il concetto di condivisione dei percorsi e dei risultati . Le giornate di ogni ricercatore sono volte a questo: alla scoperta. Da un punto di vista professionale non si hanno mai “giornate tipo” perché ogni giorno è diverso dagli altri sia a livello di piccoli risultati che in termini di risultati più ampi.

Quanto è importante il sostegno dei nostri donatori?

Il sostegno dei donatori è fondamentale perché ci permette di poter fare tutte le scoperte che negli ultimi anni stanno migliorando la diagnosi, rendendola sempre più precoce, e di personalizzare sempre di più la cura di queste malattie.

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Cosa serve per lavorare come ricercatore? Passione, condivisione e una buona dose di coraggio!

Lodovico Gatti
Ricercatore IEO