Abbiamo intervistato Fabiana Rossi – Responsabile del Servizio di circolazione extracorporea Monzino
Direttore del Corso di Laurea in Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare dell’Università Statale di Milano
“Posso dire con molto orgoglio di lavorare al Centro Cardiologico Monzino da ben 42 anni: sono arrivata nell’ottobre del 1982 come infermiera e ricordo ancora il primo intervento che abbiamo fatto, a dicembre dello stesso anno. In quel periodo si cominciava a riconoscere l’importanza fondamentale di avere personale altamente specializzato nelle sale operatorie di cardiochirurgia, incaricato di gestire e controllare le macchine che consentono la circolazione extracorporea durante gli interventi.
Per chi non lo sapesse, durante un’operazione il cuore e i polmoni vengono completamente fermati, rendendo necessaria una macchina che ne sostituisca le funzioni. La vita del paziente dipende interamente da questa macchina.
Al Monzino cercavano un tecnico specializzato in questo campo, e io ho deciso di accettare la sfida iscrivendomi a uno dei primi corsi di laurea sull’argomento, tenuto presso l’Università Sapienza di Roma, al Policlinico Umberto I.
Fino a pochi anni prima, infatti, mancava una specializzazione specifica: questo ruolo era svolto da tecnici o medici generici, pur richiedendo competenze molto precise. Nel corso degli anni, la circolazione extracorporea si è evoluta notevolmente, grazie anche ai progressi tecnologici.
Nel 1998, noi “perfusionisti” siamo stati ufficialmente riconosciuti come profilo professionale con un nome molto
più complicato: “tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare”. La nostra figura, sebbene altamente specialistica, è trasversale a tutte le patologie correlate all’apparato cardiovascolare, inclusi i trapianti e il ricondizionamento di organi espiantati e impiantati, come polmoni e fegato.
Spesso collaboriamo anche con lo IEO per specifiche terapie chemioterapiche.
Dopo tanto tempo, il Monzino è diventato per me come una famiglia. Non ho mai pensato di lasciare questo ospedale, grazie alle soddisfazioni e al calore ricevuti nel corso degli anni, oltre al costante stimolo offerto da un lavoro così dinamico, che richiede un continuo studio e apprendimento. Oggi al Monzino sono Direttore del Corso di Laurea in Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare dell’Università
Statale di Milano, e responsabile del servizio di circolazione extracorporea.
Siamo in 8 a occuparci di questa attività, se penso da dove siamo partiti mi sembra incredibile. La cosa più bella di lavorare in un luogo così attento all’innovazione e alla ricerca è proprio questa: la continua evoluzione al servizio dei pazienti.
Il perfusionista è addetto all’uso e alla gestione della macchina cuore-polmone nelle metodiche di circolazione extracorporea.
Il tecnico perfusionista deve, in pratica, mantenere il flusso ematico adeguato alla superficie corporea del paziente e monitorare costantemente i parametri vitali dello stesso attraverso calcoli basati sulla sua corporatura.
La sua responsabilità è mantenere in vita i vari organi e tessuti, garantendo una giusta ossigenazione del sangue.