Ci puoi spiegare la tua ricerca e quali sono gli obiettivi finali?
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte a livello mondiale e colpiscono principalmente le persone anziane. Questo suggerisce che l’invecchiamento rende il cuore più vulnerabile alle malattie. La mia ricerca si concentra sul comprendere cosa accade al cuore con l’avanzare dell’età, sia a livello cellulare sia molecolare, per capire perché diventa più incline alle patologie. L’obiettivo finale è sviluppare nuovi trattamenti e strategie preventive per ridurre le malattie cardiache legate all’invecchiamento e migliorare la salute e la qualità della vita negli anziani.
Ci racconti del tuo team? Avete l’occasione di condividere ciò che viene scoperto anche a livello nazionale e internazionale?
Sono fortunato a far parte di un team eccellente con competenze diverse, il tutto guidato da una supervisora molto disponibile. Anche se il mio progetto è leggermente diverso dagli altri, mi sento sempre incoraggiato e sostenuto. È fantastico poter attingere alle conoscenze dei miei colleghi, che spaziano da modelli di coltura avanzati a tecniche di editing genetico all’avanguardia, per rafforzare il mio lavoro. La ricerca, per sua natura, è uno sforzo collaborativo. Abbiamo molti collaboratori in tutto il mondo, con cui condividiamo i nostri risultati per favorire i progressi. Ad esempio, essendo francese, continuo a collaborare con il mio precedente laboratorio, che apporta competenze complementari alla mia ricerca attuale. Sto anche scoprendo l’esperienza unica dei ricercatori italiani come parte di questa straordinaria esperienza.
Qual è stato il momento in cui hai deciso di diventare un ricercatore?
Ho capito che volevo diventare ricercatore quando ho iniziato il mio Dottorato. Ogni nuovo risultato che faceva avanzare la ricerca mi dava un senso di entusiasmo e appagamento. Ciò che rende questo lavoro ancora più significativo è l’idea che possa, in ultima analisi, aiutare le persone, il che è incredibilmente gratificante. La mia esperienza in Italia ha ulteriormente consolidato la mia passione per questo percorso.
Perché è così importante ricevere una borsa di studio come quelle della Fondazione IEO-MONZINO ETS?
Purtroppo, la ricerca spesso dipende fortemente dai finanziamenti. Ricevere una borsa di studio dalla Fondazione IEO-MONZINO ETS rappresenta un’opportunità unica e preziosa per continuare il mio lavoro in un ambiente dinamico e di supporto. Questa borsa di studio non solo sostiene la mia ricerca, ma offre anche la possibilità di contribuire alla scoperta di terapie promettenti che potrebbero beneficiare i pazienti in futuro.
Puoi raccontaci una giornata tipo in laboratorio?
Una giornata tipica in laboratorio inizia con un caffè con i miei colleghi, fondamentale per discutere i progetti, condividere i risultati, fare brainstorming su nuove idee e confrontarci su vari progetti di squadra. Dopo, osservo le cellule che ho in coltura e applico diversi trattamenti farmacologici. Successivamente, eseguo test per misurare specifici marcatori e validare le mie ipotesi, sia su cellule che su biopsie di pazienti. Una parte significativa della mia giornata è dedicata all’analisi dei risultati al computer e alla revisione della letteratura per confrontare i nostri dati con le ricerche internazionali.
Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo? Chi chiami se dovesse succederti?
Scoprire qualcosa di nuovo o confermare un’ipotesi è estremamente emozionante e gratificante. Anche se non tutti i risultati soddisfano le aspettative, questi insuccessi fanno parte del percorso scientifico. Quando faccio una scoperta, condivido la notizia prima di tutto con i miei colleghi, con cui amo celebrare questi successi, e con la mia supervisore, che è sempre molto entusiasta dei nostri risultati.
Che messaggio daresti ai giovanissimi: consiglieresti questo lavoro e perché?
Ai giovani che stanno scegliendo i loro studi direi: se siete appassionati e motivati, fatelo! Il percorso può essere impegnativo e pieno di dubbi, ma se siete guidati dalla curiosità e dal desiderio di fare la differenza, vale la pena perseguirlo. Una carriera nella ricerca può essere incredibilmente gratificante e l’opportunità di avere un impatto positivo sulla vita delle persone è davvero appagante.
Cosa vorresti dire ai donatori che ti hanno dato la possibilità di ricevere questa borsa di studio?
Vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine ai donatori. Il vostro generoso supporto è cruciale per far progredire la nostra ricerca più rapidamente di quanto avremmo potuto fare altrimenti.