Mattia Giuliani è uno psicologo e ricercatore che si occupa di Psicologia della Salute. Nello specifico, il suo studio è dedicato alla relazione tra patologie cardiovascolari e benessere psicologico.
Su cosa si focalizza la tua ricerca? Quali sono gli obiettivi?
Il progetto su cui sto attualmente lavorando si chiama Monzino Women, un ambulatorio di prevenzione primaria cardiovascolare dedicato a sole donne creato dalla Dott.ssa Daniela Trabattoni. Si tratta del primo progetto di prevenzione primaria cardiovascolare dedicato interamente a donne tra i 35 e i 65 anni di età che prende in considerazione non solo i classici fattori di rischio cardiovascolari (come fumo, ipertensione, diabete, obesità, sedentarietà), ma anche i fattori di rischio cosiddetti “emergenti”, tra cui ansia, stress e depressione (fattori prettamente psicologici). Nello specifico, mi occupo di studiare la prevalenza e l’associazione dei sintomi d’ansia, depressivi e dello stress in donne che presentano fattori di rischio per le patologie cardiovascolari. Ad oggi, i risultati ottenuti dalla ricerca dimostrano che numerose donne presentano fattori di rischio psicologici per malattie cardiovascolari: nello specifico, su circa 650 donne, circa 175 (27%) riporta sintomi depressivi, circa 267 (41%) mostra sintomi d’ansia e circa 448 (69%) mostra livelli di stress da moderato.
Da quanto tempo ti occupi di Ricerca e come mai sei diventato un ricercatore?
Mi occupo di ricerca da circa 3 anni. Sono diventato ricercatore perché credo che la ricerca sia fondamentale per comprendere adeguatamente anche la vita psichica dei pazienti.
Quanto è importante il sostegno dei nostri donatori?
Il sostegno dei donatori è molto importante, poiché permette di proseguire, innovare e approfondire la ricerca nell’ambito delle malattie oncologiche e cardiovascolari.
Quanto è importante avere fiducia nella Ricerca?
Credo sia molto importante avere fiducia nella ricerca in tutti i suoi ambiti, poiché è grazie ad essa se riusciamo a comprendere sempre di più come curare al meglio i pazienti.
Che ruolo ha la condivisione dei percorsi e dei risultati nella tua vita professionale?
Direi che la condivisione ha un ruolo fondamentale. Confrontarsi con altri professionisti, condividendo idee, progetti, competenze e dandosi supporto è fondamentale per svolgere adeguatamente il lavoro di ricercatore.