Il naso elettronico, sviluppato dallo IEO in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma, è un apparecchio in grado di identificare la “firma molecolare” del cancro polmonare, vale a dire un insieme di particelle prodotte dal tumore (VOC, composti organici volatili) rilevabili nel respiro, che svelano l’eventuale presenza della malattia.
Nessun naso elettronico fino ad ora aveva mai identificato uno stadio iniziale del tumore (Stadio I) e per questo ora si aprono prospettive nuove e significative per l’anticipazione diagnostica di questo tumore, la cui guaribilità è direttamente correlata alla precocità della diagnosi.
L’apparecchio messo a punto dai ricercatori IEO è semplice da usare (l’esame può essere eseguito dal medico di famiglia), facile da effettuare (la persona deve semplicemente respirare in un sacchetto-contenitore che non disperda il suo esalato), e non richiede medicalizzazione: nessun raggio, nessun prelievo.
Il naso elettronico IEO è una matrice di 8 cristalli di quarzo ed è in grado di rilevare nel 92% dei casi il cancro del polmone al primo stadio della sua formazione, identificando un insieme di particelle prodotte dal tumore stesso (VOC, composti organici volatili) che si trovano nel respiro.
Ad oggi, grazie anche al contributo della Fondazione IEO-CCM, è stato avviato un progetto di analisi di respiro, urine e sangue su un’ampia corte di soggetti sani e tumorali.
Il progetto vuole inoltre combinare le singole informazioni ottenute dai fluidi biologici in modo da sviluppare un algoritmo diagnostico, che potrebbe identificare la malattia in fase precoce ed aumentare la possibilità di cura e sopravvivenza del paziente.
L’analisi delle diverse componenti metaboliche tumorali potrebbe anche permettere di identificare nuovi biomarcatori del cancro del polmone utili nella pratica clinica.