Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte femminile
In Italia, ogni cinque minuti una donna viene colpita da un infarto o da un’altra malattia cardiovascolare. Sono oltre 124.000 i decessi femminili ogni anno causati da queste patologie, che rappresentano la prima causa di morte tra le donne. Eppure, per molto tempo, il cuore delle donne è rimasto in secondo piano nella Ricerca e nella prevenzione medica.
Le differenze tra uomini e donne che non possiamo più ignorare
Fino a pochi anni fa, le malattie cardiovascolari erano considerate un problema principalmente maschile.Questo ha portato a un forte squilibrio nella prevenzione, nella diagnosi e nelle cure. Le donne, infatti, sono meno sottoposte a screening, ricevono trattamenti farmacologici meno adeguati in caso di infarto e i loro sintomi, spesso diversi da quelli maschili, vengono sottovalutati.
Ma c’è di più: i fattori di rischio cardiovascolare – come colesterolo alto, fumo, ipertensione, diabete e obesità – hanno un impatto diverso sul corpo femminile. Una donna fumatrice, ad esempio, può avere un rischio fino a cinque volte maggiore di sviluppare danni alle arterie rispetto a un uomo fumatore. Questo rende necessario un approccio specifico e personalizzazione per la salute cardiovascolare femminile.
Serve una Medicina di Genere
Grazie al Centro Cardiologico Monzino e al contributo della Prof.ssa Daniela Trabattoni, responsabile di Monzino Women – il primo centro clinico italiano interamente dedicato al cuore delle donne – si sta diffondendo una nuova consapevolezza: è fondamentale adottare un approccio di Medicina di Genere, che tenga conto dell’unicità biologica, ormonale e psicosociale della donna fin dalla prevenzione.
La salute cardiovascolare femminile va tutelata già dall’adolescenza, promuovendo stili di vita sani, e dovrebbe prevedere i primi screening attorno ai 35 anni. Solo così si può invertire una tendenza preoccupante: l’aumento di infarti tra le donne under 55, anche in Italia.
Ricerca personalizzata per cure più efficaci
L’impegno del Centro Cardiologico Monzino non si limita alla pratica clinica: la Ricerca è un pilastro fondamentale nella costruzione di una medicina sempre più attenta alle specificità femminili. Un esempio concreto è il progetto Clarifier, realizzato in collaborazione con l’Istituto Europeo di Oncologia, che indaga l’interazione tra trattamenti oncologici – come la radioterapia per il tumore al seno – e il rischio cardiovascolare.
Molte donne, infatti, dopo aver affrontato con successo un tumore, si trovano ad affrontare complicazioni cardiache legate alle terapie ricevute. Studi come Clarifier permettono di comprendere meglio questi effetti e di sviluppare percorsi terapeutici su misura, in grado di curare senza danneggiare il cuore.
Questo approccio integrato, che mette al centro la persona e le sue caratteristiche uniche, rappresenta una delle sfide più importanti per la medicina del futuro – e una grande opportunità per la salute delle donne.
Un cuore da ascoltare, una voce da far sentire
È tempo di mettere davvero al centro la salute cardiovascolare femminile. Non possiamo più permettere che le donne siano le “cenerentole della cardiologia”. Ricerca, prevenzione e cura devono essere pensate su misura, per ogni donna.
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