La Fondazione IEO-MONZINO celebra un traguardo straordinario
La serata del 28 novembre, con la cena di gala dedicata alla ricerca, non è stata solo un evento mondano, ma un momento di profonda celebrazione e riflessione su un percorso lungo trent’anni che ha cambiato il volto della medicina in Italia. Era il 1994 quando nasceva la Fondazione IEO-MONZINO, un ente che, con dedizione e visione, ha saputo trasformare il sostegno alla ricerca in un motore di innovazione per l’Istituto Europeo di Oncologia e il Centro Cardiologico Monzino.
Oggi, guardando indietro, i numeri raccontano una storia di impegno e successi. Oltre 85 milioni di euro raccolti – di cui 60 milioni solo nell’ultimo decennio – e più di 600 borse di studio assegnate a giovani ricercatori, la promessa di un futuro più sicuro per la salute di tutti. Dietro queste cifre, però, ci sono volti, storie e progetti che testimoniano quanto la ricerca possa fare la differenza nella vita delle persone.
Lo ha ricordato con emozione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione dal 2018, la quale ha sottolineato come ogni obiettivo raggiunto sia frutto di un lavoro di squadra, ma soprattutto di una missione chiara: finanziare la ricerca clinica e sperimentale nei due istituti milanesi d’eccellenza e, al contempo, promuovere la prevenzione come strumento fondamentale per combattere le principali cause di mortalità al mondo: le malattie cardiovascolari e le patologie oncologiche.
In ambito oncologico la Fondazione ha saputo guardare lontano sostenendo progetti all’avanguardia, sviluppati presso l’Istituto Europeo di Oncologia, come la protonterapia, un’innovativa forma di radioterapia che protegge i tessuti sani mentre combatte tumori difficili da trattare, o le terapie cellulari CAR-T, che rappresentano una speranza per quei pazienti oncologici che non hanno più alternative terapeutiche. Lo sviluppo della diagnostica molecolare avanzata, con il laboratorio DIMA, ha inoltre aperto la strada a nuove possibilità di cura, consentendo di identificare biomarcatori e tracciare in modo sempre più preciso l’evoluzione della malattia.
Anche in ambito cardiovascolare, il contributo della Fondazione è stato fondamentale: dallo studio della fibrosi cardiaca – una condizione che compromette il tessuto cardiaco dopo un infarto – alle ricerche innovative sullo scompenso cardiaco, che oggi beneficiano delle potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale. È proprio grazie a questo impegno che il Centro Cardiologico Monzino continua a essere un punto di riferimento internazionale, con programmi dedicati anche a realtà ancora troppo spesso sottovalutate, come la salute cardiovascolare delle donne.
La cena di gala è stata, dunque, un’occasione per dire grazie a chi, in questi anni, ha scelto di credere in un futuro migliore. Partner, sostenitori e amici della Fondazione hanno condiviso non solo il piacere di una serata elegante, ma anche la consapevolezza che ogni donazione si traduce in vite salvate, in diagnosi più precise e in cure sempre più efficaci.
L’essenza della Fondazione IEO-MONZINO è tutta qui: unire competenze, risorse e passione per trasformare la ricerca in progresso concreto. Trent’anni dopo, il cammino è ancora lungo, ma i risultati raggiunti sono la miglior testimonianza che la strada intrapresa è quella giusta. Oltre i numeri, oltre i progetti: c’è l’impegno quotidiano per dare speranza a chi ne ha bisogno.
Un anniversario che guarda al passato con orgoglio, ma soprattutto al futuro con determinazione.