Il tumore ovarico rappresenta una sfida importante per la medicina moderna, ma la ricerca scientifica sta portando a significativi progressi nelle cure e nella sopravvivenza delle pazienti. La modella Bianca Balti, co-conduttrice della seconda serata del Festival di Sanremo 2025, ha recentemente parlato della sua esperienza con questa neoplasia, portando l’attenzione su un tema ancora poco conosciuto.
Tumore ovarico
Il tumore ovarico è una neoplasia che può originare dalle ovaie, dalle tube di Falloppio o dal peritoneo. In Italia, attualmente, circa 50.000 donne convivono con questa malattia e ogni anno si registrano circa 6.000 nuovi casi. Sebbene sia considerato un tumore raro, con un’incidenza di una donna su ottantadue, la sua diffusione nei paesi industrializzati è in aumento.
Una caratteristica importante di questa patologia è la sua correlazione con mutazioni genetiche ereditarie. Nel 10-25% dei casi, infatti, si riscontra una mutazione nei geni BRCA1 e BRCA2, i quali svolgono un ruolo chiave nella riparazione del DNA. La loro alterazione può aumentare fino all’80% il rischio di sviluppare un tumore al seno e fino al 50% l’incidenza di un tumore ovarico.
Nuove cure e prospettive di guarigione
Grazie ai progressi della Ricerca Scientifica, le possibilità di cura sono notevolmente migliorate. L’introduzione di nuovi farmaci, in particolare i PARP-inibitori, ha dimostrato un’efficacia significativa nel trattamento delle pazienti con mutazione BRCA, se somministrati dopo la chemioterapia di prima linea. Questi farmaci “a bersaglio molecolare” agiscono bloccando la riparazione del DNA nelle cellule tumorali, portandole alla morte e rallentando la progressione della malattia.
L’importanza della diagnosi precoce e dei centri specializzati
Data la difficoltà di diagnosticare precocemente il tumore ovarico, è cruciale il ruolo degli ospedali specializzati. L’Istituto Europeo di Oncologia ha attivato l’Ovarian Cancer Center (OCC), un centro dedicato esclusivamente alla ricerca e al trattamento di questa malattia. L’obiettivo è migliorare le tecniche diagnostiche, aumentare la sopravvivenza e garantire una migliore qualità di vita alle pazienti.
Il Progetto di Ricerca OCSC
Presso il Dipartimento di Oncologia Sperimetale dello IEO è in corso uno studio denominato OCSC (Ovarian Cancer Stem Cells) che si concentra sulle cellule staminali del tumore ovarico. Queste cellule hanno caratteristiche che le rendono particolarmente resistenti alla chemioterapia. Il team di ricerca dell’Unità di Ginecologia Oncologica guidato dal Dott. Ugo Cavallaro ha scoperto che la proteina L1CAM svolge un ruolo chiave nella formazione e nella chemioresistenza del tumore ovarico. Studi pubblicati sul Journal of Experimental & Clinical Cancer Research dimostrano che inattivando questa proteina, le cellule tumorali perdono il loro potenziale maligno e diventano più sensibili ai trattamenti. Questa scoperta apre la strada allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per combattere questo tipo di tumore in modo più efficace.
L’importanza della Ricerca Scientifica
Nuove strategie terapeutiche, centri specializzati e una maggiore consapevolezza stanno contribuendo a migliorare le prospettive per le donne colpite da tumore ovarico.
La Ricerca sta facendo passi da gigante ma la strada è ancora lunga. Per continuare a sostenere la ricerca oncologica e offrire nuove possibilità di cura, è fondamentale il contributo di tutti. Dona ora per aiutare la scienza a fare ulteriori progressi.