Elena Gavilan Dorronzoro

Dottoressa di ricerca in Biologia Molecolare e Biomedicina nel Laboratorio di Oncologia Traslazionale, presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia
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I talenti della Ricerca – Elena Gavilan Dorronzoro

Elena Gavilan Dorronzoro è una dottoressa di ricerca in Biologia Molecolare e Biomedicina. Grazie a una borsa di studio della Fondazione IEO-MONZINO ETS, lavora come ricercatrice nel Laboratorio di Oncologia Traslazionale, presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia. La sua ricerca ha l’obiettivo di avanzare nella conoscenza del cancro e trovare nuove strategie terapeutiche.

Di cosa si tratta la tua ricerca? Quali sono gli obiettivi?

Ci sono sempre più evidenze che collegano l’obesità alle neoplasie ematologiche. Le terapie recentemente approvate offrono un significativo beneficio clinico, ma migliorano solo minimamente la sopravvivenza a lungo termine e spesso si verifica resistenza. In effetti, i pazienti obesi rappresentano un gruppo ad alto rischio di mortalità, poiché l’obesità aumenta l’incidenza e le recidive della leucemia. La mia ricerca si concentra sullo studio dei meccanismi molecolari che mediano l’effetto della dieta sullo sviluppo e sulla progressione delle leucemie.

Il nostro obiettivo è trovare nuovi bersagli per questa area di bisogno clinico non soddisfatto, in grado di indurre chiaramente l’eradicazione della malattia e non una mera riduzione della proliferazione cellulare. Inoltre, miriamo ad approfondire la comprensione della relazione tra obesità e cancro, un legame che ha ampie evidenze epidemiologiche ma una comprensione meccanicistica insufficiente, il che ostacola l’implementazione di adeguate politiche preventive.

Perché hai scelto di diventare una ricercatrice?

Trovo molto gratificante sapere che il mio lavoro e il mio impegno possono contribuire a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone, oltre a generare nuove conoscenze nel campo della Biologia Molecolare e della Biomedicina.

Di cosa ha bisogno una ricercatrice come te?

Oltre ad avere una solida formazione scientifica e la motivazione per continuare a imparare ogni giorno, considero entusiasmo e perseveranza come le qualità più importanti per un ricercatore.

Quanto è importante il sostegno dei nostri donatori?

Le donazioni sono elementi fondamentali per i progetti di ricerca, soprattutto perché spesso le risorse assegnate o i contributi istituzionali non riescono a coprire tutti i requisiti. Budget limitati costringono a interrompere molti progetti, che sono di grande importanza per l’intera popolazione.

Quanto è importante avere fiducia nella ricerca?

La ricerca scientifica e tecnologica è essenziale per evolverci come società. È anche l’unico modo efficace per combattere le malattie che ci colpiscono attualmente e da cui nessuno di noi è esente.

Ci racconti una tua giornata tipo?

Ogni giorno lavoro volontariamente circa 10-12 ore in laboratorio, inclusi molti fine settimana. In una giornata tipica, pianifico e svolgo esperimenti, registro e analizzo dati, e discuto i miei risultati nelle riunioni di laboratorio con i supervisori e i colleghi. Trovo anche il tempo per aggiornarmi sulle ultime scoperte nel campo, scrivere articoli e rapporti di ricerca, preparare proposte di ricerca e richieste di finanziamento e trovare soluzioni per superare problemi tecnici e altre barriere scientifiche.

Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo?

È un momento molto emozionante, in cui ti rendi conto che tutto lo sforzo fatto finora è stato ripagato. Tuttavia, non è una sensazione che tutti i ricercatori possono provare molto spesso. Per questo, nella ricerca, è necessario apprezzare ogni piccola scoperta quotidiana, come piccoli passi che portano a una grande scoperta. Questo significa anche non scoraggiarsi quando i risultati attesi non vengono raggiunti, poiché anche i risultati negativi fanno parte del percorso. Generare nuove conoscenze che possano avere un impatto positivo sulla salute e sulla qualità della vita delle persone è la sensazione più bella che chiunque possa provare dal punto di vista professionale.

Quanto è importante condividere i risultati nella tua vita professionale?

La ricerca non ha senso senza la diffusione e lo sfruttamento dei risultati. Da un lato, è utile condividere i risultati con la comunità scientifica e accademica per ricevere feedback costruttivi che potrebbero migliorare le ricerche in corso e future. Dall’altro lato, i nostri risultati possono essere utili ad altri scienziati, partner farmaceutici per lo sviluppo di farmaci, clinici e anche al pubblico generale non scientifico. I risultati confermati dovrebbero essere sempre accessibili ai diversi pubblici, non solo tramite articoli sottoposti a revisione paritaria o conferenze scientifiche nazionali/internazionali e workshop tematici, ma anche attraverso l’uso di social media, reti professionali e altri siti scientifici, che consentono una rapida e ampia diffusione delle scoperte tra la comunità scientifica e quella generale.

La borsa di studio di Elena Gavilan Dorronzoro è stata finanziata dal Bando Borse di Studio, strumento ideato per promuovere lo sviluppo delle competenze di giovani ricercatori e accelerare nuove scoperte in ambito oncologico e cardiovascolare. I fondi sono assegnati in modo trasparente e senza vincoli di destinazione.
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Purtroppo, la ricerca scientifica non può essere portata avanti solo con le risorse dello Stato e delle aziende. Sostenere la ricerca sarebbe uno dei modi migliori per investire qualsiasi somma di denaro, contribuendo, con la propria generosità, a salvare vite umane e a migliorare la salute di tutti in generale, inclusa la propria.
Elena Gavilan Dorronzoro
Dottoressa di ricerca in Biologia Molecolare e Biomedicina nel Laboratorio di Oncologia Traslazionale, presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia