Ci puoi spiegare la tua ricerca e quali sono gli obiettivi finali?
La mia ricerca si concentra sull’analisi dei dati omici, che ci permettono di studiare simultaneamente molte variabili biologiche, come proteine e geni. L’obiettivo principale è sviluppare linee guida basate su tecniche avanzate di statistica per gestire questi dati complessi in modo efficace. Queste analisi sono fondamentali per la medicina moderna perché ci aiutano a identificare nuovi marcatori biologici che possono migliorare la diagnosi di malattie cardiovascolari, contribuendo allo sviluppo di terapie più mirate e personalizzate per i pazienti.
Ci racconti del tuo team? Avete l’occasione di condividere ciò che viene scoperto anche a livello nazionale e internazionale?
Nel mio team di ricerca siamo cinque persone: Alice, la responsabile dell’unità, Nicolò e Arianna, che come me sono collaboratori, e Matteo, un collaboratore esterno che è stato anche mio professore universitario e relatore di tesi. Lavoriamo in modo molto collaborativo e abbiamo l’opportunità di condividere i nostri risultati non solo tra di noi, ma anche con altri team a livello internazionale. Ad esempio, ho partecipato al congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE), un evento annuale che riunisce esperti di epidemiologia per discutere i progressi nel campo e permette di condividere il proprio lavoro. Alcuni miei colleghi, inoltre, hanno partecipato al congresso della International Society for Clinical Biostatistics (ISCB), un’altra occasione importante che riunisce biostatistici da tutto il mondo per confrontarsi su nuove metodologie e scoperte.
Qual è stato il momento in cui hai deciso di diventare un ricercatore?
Il momento in cui ho capito che la ricerca sarebbe stata la mia strada è stato durante il mio tirocinio per la tesi magistrale, che ho svolto proprio al Monzino, dove lavoro attualmente. In quel periodo ho avuto modo di approfondire il mondo della ricerca e di vedere da vicino l’impatto che l’analisi dei dati può avere sulla comprensione delle malattie.
Perché è così importante ricevere una borsa di studio come quelle della Fondazione IEO-MONZINO ETS?
Ricevere una borsa di studio dalla Fondazione IEO-MONZINO ETS è importante non solo per il supporto economico, ma anche perché rappresenta un riconoscimento del valore e della qualità del nostro lavoro. Partecipare a un bando e vedere il proprio progetto selezionato è motivo di grande orgoglio e ci motiva a proseguire con ancora più determinazione.
Puoi raccontaci una giornata tipo in laboratorio?
Essendo un biostatistico, il mio lavoro non si svolge in laboratorio ma prevalentemente in ufficio, dove mi dedico all’analisi dei dati raccolti da studi clinici e di laboratorio. Una giornata tipo per me include l’elaborazione di complessi dataset tramite software statistici, lo sviluppo di modelli per interpretare i dati e riunioni con i clinici e i ricercatori per discutere i risultati e pianificare i prossimi passi della ricerca.
Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo? Chi chiami se dovesse succederti?
Quando si scopre qualcosa di nuovo o si conferma un’ipotesi, la sensazione è davvero gratificante. È il risultato di un lungo lavoro di analisi e interpretazione dei dati e conferma che il percorso intrapreso è quello giusto. Questo tipo di scoperta rinforza la motivazione e l’entusiasmo per continuare il lavoro. Se dovessi avere una conferma significativa, il primo contatto sarebbe sempre con Alice, la mia responsabile, per discutere i risultati e pianificare i passi successivi. Il confronto con il team è fondamentale per avanzare nel lavoro.
Che messaggio daresti ai giovanissimi: consiglieresti questo lavoro e perché?
Il mio consiglio ai giovani che stanno scegliendo il loro percorso di studi è di seguire le proprie passioni e interessi. È importante scegliere un campo che li entusiasmi e li motivi, perché lavorare in qualcosa che si ama può rendere la carriera molto più gratificante. Se la ricerca scientifica suscita il loro interesse, allora sicuramente questo lavoro può essere molto soddisfacente. Tuttavia, il successo e la felicità professionale derivano dalla passione e dall’impegno che si mettono nel proprio lavoro, quindi è fondamentale scegliere qualcosa che ispiri e stimoli ogni giorno.
Cosa vorresti dire ai donatori che ti hanno dato la possibilità di ricevere questa borsa di studio?
Voglio ringraziare sinceramente tutti i donatori per il loro supporto. Grazie al vostro contributo, possiamo continuare a lavorare e avanzare nella nostra ricerca. Ogni donazione è fondamentale per portare avanti i nostri progetti e fare progressi significativi.