Giulia Robusti

Ricercatrice post-doc presso gruppo di ricerca in oncologia molecolare dell’Istituto Europeo di Oncologia
logo-cerchi copy 2Created with Sketch.

I talenti della Ricerca – Giulia Robusti

Giulia Robusti lavora come post-doc presso il gruppo di ricerca in oncologia molecolare dell’Istituto Europeo di Oncologia. Grazie a un contributo da fondi vincolati della Fondazione IEO-MONZINO ETS, campagna Follow the Pink, porta avanti il suo progetto di ricerca sullo studio del tumore al seno.

Ci puoi spiegare la tua ricerca e quali sono gli obiettivi finali?

Il progetto di ricerca a cui mi sto dedicando è incentrato sull’analisi di campioni clinici di cancro al seno, con particolare attenzione al sottotipo Triplo Negativo, per il quale non esistono ancora terapie mirate. Questo tumore, noto per la sua maggiore aggressività e l’elevato rischio di recidiva, rappresenta una sfida significativa in campo oncologico. Per questo motivo, il nostro obiettivo è contribuire all’identificazione dei meccanismi molecolari che lo caratterizzano. Il progetto è in parte concluso. Abbiamo ottenuto risultati rilevanti, che saranno presto pubblicati in un articolo scientifico.

Ci racconti del tuo team? Avete l’occasione di condividere ciò che viene scoperto anche a livello nazionale e internazionale?

Il team di cui faccio parte è composto da giovani ricercatori. Sul mio progetto collaborano un bioinformatico, Alessandro Vai, che si occupa dell’analisi dei dati, e una staff scientist, Roberta Noberini, responsabile della divulgazione scientifica del lavoro. La collaborazione è fondamentale per il successo del progetto, e grazie alla partecipazione a conferenze internazionali, abbiamo l’opportunità di condividere i risultati con altri team di ricerca in tutto il mondo.

Qual è stato il momento in cui hai deciso di diventare un ricercatore?

Sono sempre stata affascinata dal lavoro del ricercatore e dal momento in cui sono entrata in laboratorio ho capito che questa era la mia strada. La ricerca oncologica è fondamentale per la scoperta di nuove terapie e potermi rendere utile per questo scopo è per me molto importante.

Perché è così importante ricevere una borsa di studio come quelle della Fondazione IEO-MONZINO ETS?

Ricevere una borsa di studio dalla Fondazione IEO-MONZINO ETS è fondamentale perché fornisce le risorse necessarie per sviluppare progetti di ricerca innovativi, sostenendo la crescita professionale e l’accesso a tecnologie avanzate.

Puoi raccontaci una giornata tipo in laboratorio?

Durante il mio percorso di dottorato ho avuto la possibilità di imparare nuove tecniche di laboratorio e migliorare le mie conoscenze scientifiche. Ogni giorno si impara sempre qualcosa di nuovo grazie anche al confronto con gli altri ricercatori. Per quanto riguarda i campioni clinici, una volta ricevute le biopsie dalla biobanca IEO, mi occupo della selezione dei campioni caratterizzati da un maggiore cellularità tumorale e procedo con l’estrazione di proteine, DNA e RNA per poi sequenziarli ed analizzarli. Altri tipi di esperimenti comprendono l’utilizzo di cellule in coltura come modelli dei campioni clinici.

Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo? Chi chiami se dovesse succederti?

Quando si scopre qualcosa di nuovo o si ha la conferma che un’ipotesi è corretta, c’è sicuramente soddisfazione sapendo che il proprio lavoro può fare una differenza concreta nell’ambito della ricerca oncologica. È un momento che ripaga mesi di duro lavoro. Si sente anche una grande responsabilità, perché ogni scoperta può aprire nuove strade verso cure migliori. Chiamerei prima di tutto i miei colleghi e il mio team, perché è un successo condiviso.

Che messaggio daresti ai giovanissimi: consiglieresti questo lavoro e perché?

A chi sta scegliendo ora il proprio percorso di studi, direi che questo lavoro richiede una forte motivazione e una vera passione per la scienza. Non è per tutti, perché richiede impegno e perseveranza, ma se si è spinti dal desiderio di fare la differenza e contribuire al progresso della ricerca, può essere un lavoro estremamente gratificante.

Cosa vorresti dire ai donatori che ti hanno dato la possibilità di ricevere questa borsa di studio?

I donatori sono fondamentali per sostenere la ricerca ed è anche grazie a loro se noi ricercatori possiamo portare avanti studi molto importanti che potrebbero dare la svolta nella cura delle malattie oncologiche.

La borsa di studio di Giulia Robusti è stata finanziata attraverso i Contributi da Fondi Vincolati. Con questi fondi finanziamo iniziative mirate, come Borse di Studio per giovani ricercatori, in linea con le condizioni stabilite di destinazione e/o vincolo.
logo-cerchi copy 2Created with Sketch.

DONA ORA

Aiutaci a sostenere altri talenti della ricerca.

Vorrei ringraziare tutti coloro che grazie alle donazioni rendono possibile il proseguimento di questo progetto.
Giulia Robusti
Ricercatrice post-doc presso gruppo di ricerca in oncologia molecolare dell’Istituto Europeo di Oncologia