Luca Bergamaschi

Medico-ricercatore, specializzando di Radioterapia, presso l’Istituto Europeo di Oncologia
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I talenti della Ricerca – Luca Bergamaschi

Luca Bergamaschi è un medico-ricercatore, specializzando di Radioterapia, presso l’Istituto Europeo di Oncologia. Grazie a una borsa da fondi vincolati della Fondazione IEO-MONZINO ETS, si occupa di protonterapia.

Ci racconti della tua ricerca? Quali sono gli obiettivi?

Il mio progetto di ricerca si chiama “Proton Care”. Come forse sapete, tra poco più di anno sarà attivo in IEO il centro di Protonterapia. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per noi Oncologi Radioterapisti, in quanto i protoni costituiscono la forma più moderna ed innovativa di radioterapia, consentendo nuove prospettive di cura per molti pazienti. Il mio progetto prevede la creazione di una piattaforma multifunzionale per la raccolta dei dati dei pazienti che si sottoporranno alla terapia con Protoni nel nostro Istituto.

Per ogni paziente sottoposto a terapia con Protoni, verranno raccolti sistematicamente dati clinici, radiologici, biologici e informazioni sui piani di cura, in modo da fornire un trampolino di lancio per la futura ricerca in diversi ambiti della Protonterapia. La piattaforma sarà di supporto inoltre alla creazione di un Registro Trattamenti e consentirà la nascita di studi clinici basati sui “real world data”.

Da quanto tempo ti occupi di Ricerca e come mai sei diventato un ricercatore?

Mi occupo di ricerca da quando ho iniziato la Scuola di Specializzazione. Ho avuto la fortuna di lavorare da sempre in un ambiente stimolante e coinvolgente. Uno dei primi insegnamenti che ho ricevuto in IEO dalla Prof.ssa Jereczek e dal suo team, è che ricerca e clinica sono due facce della stessa medaglia: dove c’è buona ricerca c’è buona clinica e viceversa e lo IEO sicuramente ne è la conferma.

Di cosa ha bisogno oggi un ricercatore come te?

Sicuramente di tanto tempo ed energia da poter destinare nei progetti che vengono portati avanti. La passione non manca, ma spesso la ricerca porta risultati importanti a lungo termine: ci vuole pazienza e perseveranza, ma sono convinto che ne valga sempre la pena. Non meno importante il supporto di un team: un buon lavoro di squadra è sempre vincente se confrontato con il lavoro di un singolo.

Quanto è importante il sostegno dei nostri donatori?

È fondamentale. La ricerca prosegue solo grazie alle preziose donazioni che riceviamo. Senza il supporto dei donatori, avremmo le mani legate e moltissimi dei nostri progetti andrebbero drasticamente ridimensionati.

Quanto è importante avere fiducia nella Ricerca?

È estremamente importante: la fiducia nella ricerca è essenziale per poter proseguire nel progresso continuo che il mondo della medicina basata sull’evidenza ha vissuto e sta vivendo negli ultimi anni: solo con progetti di ricerca solidi e risultati scientifici è possibile garantire un continuo miglioramento nella cura e nell’approccio alla malattia, in particolare in campo oncologico.

Ci racconti una tua giornata tipo?

Sia il mattino che il pomeriggio lavoro presso il Reparto di Radioterapia dello IEO, alternando l’attività clinica quotidiana e la gestione dei pazienti in trattamento con attività di ricerca sempre nel mondo della radioterapia. Come dicevo prima, per me si tratta di due facce della stessa medaglia ed è un privilegio lavorare in un Ospedale come lo IEO, eccellente in entrambi gli aspetti.

Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo?

Ci si sente ripagati degli sforzi precedenti e la soddisfazione è davvero tanta: il pensiero che grazie ad una scoperta, qualcuno possa giovarne è veramente entusiasmante.

Che ruolo ha la condivisione dei percorsi e dei risultati nella tua vita professionale?

È fondamentale. La ricerca nasce per condividere tutto dall’inizio alla fine del progetto. Come dicevo prima, il gioco di squadra vince sempre e poter condividere il merito di una scoperta con dei colleghi dà un valore aggiunto.

La borsa di studio di Luca Bergamaschi è stata finanziata attraverso i Contributi da Fondi Vincolati. Con questi fondi finanziamo iniziative mirate, come Borse di Studio per giovani ricercatori, in linea con le condizioni stabilite di destinazione e/o vincolo.
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Chiedo, per quanto è possibile ad ognuno, di contribuire alla ricerca dello IEO, un centro di eccellenza oncologica, che tanto può restituire in termini di innovazioni nella cura del cancro. In particolare, con l’avvento della Terapia con Protoni in Istituto, si aprirà una nuova fase stimolante per noi ricercatori oncologi radioterapisti, di cui potranno beneficiare concretamente moltissimi pazienti in un futuro anche prossimo.
Luca Bergamaschi
Medico-ricercatore, specializzando di Radioterapia, presso l’Istituto Europeo di Oncologia