Francesca Ludovica Boffo è una ricercatrice post-doc e, grazie a una borsa di studio della Fondazione IEO-MONZINO ETS si occupa di leucemia mieloide.
Francesca Ludovica Boffo è una ricercatrice post-doc e, grazie a una borsa di studio della Fondazione IEO-MONZINO ETS si occupa di leucemia mieloide.
Spiegaci qualcosa in più della tua ricerca? Quali sono gli obiettivi?
Mi occupo di investigare il potenziale ruolo di una nuova proteina coinvolta nella r progressione della leucemia mieloide acuta. Stiamo cercando di caratterizzare la risposta di un modello cellulare di leucemia mieloide acuta ad un farmaco inibitore di una molecola fortemente espressa in numerosi tumori ematologici e non.
Da quanto tempo ti occupi di Ricerca e come mai sei diventata una ricercatrice?
Diventare ricercatore è stato un percorso naturale. Da quando sono entrata per la prima volta in laboratorio, durante il mio internato finalizzato alla stesura del progetto di tesi per il conseguimento della laurea triennale, non ho più abbandonato tale via, fino ad oggi dove posso dire di collaborare in uno dei centri più all’avanguardia d’Italia.
Di cosa ha bisogno oggi una ricercatrice come te?
Un ricercatore come me ad oggi ha bisogno di fiducia, di persone che credano in quello che facciamo e ci supportino giorno per giorno in modo che a nostra volta noi possiamo supportarli con l’avanzamento della ricerca scientifica, importante motore del progresso.
Quanto è importante il sostegno dei nostri donatori?
Il sostegno dei donatori è la motivazione costante che ci spinge quotidianamente a fare sempre meglio. Il desiderio di fare la nostra parte nella società e il segno dell’impegno che abbiamo preso verso la stessa.
Quanto è importante avere fiducia nella Ricerca?
La ricerca è progresso e futuro allo stesso tempo, non avere fiducia in essa è un atteggiamento poco responsabile verso sé stessi ma soprattutto verso le generazioni a venire.
Ci racconti una tua giornata tipo?
Le mie giornate sono fortunatamente tutte diverse, questo aiuta ad abbattere la monotonia di numerosi lavori. Ogni giorno è diverso dal precedente, con nuove sfide da affrontare.
Come ci si sente quando si scopre qualcosa di nuovo?
Scoprire qualcosa di nuovo è una grande soddisfazione ma allo stesso tempo una enorme responsabilità.
Che ruolo ha la condivisione dei percorsi e dei risultati nella tua vita professionale?
La comunicazione, la condivisione dei risultati ma anche lo stesso discutere in maniera approfondita di dati embrionali è l’aspetto più importante della ricerca. La ricerca è un lavoro di team, non può esser fatta dal singolo al suo banco di lavoro, ma necessita di continui spunti e stimoli provenienti da lavori dello stesso campo e non. Ogni stimolo è ben accetto e bisogna avere la furbizia di coglierne il più possibile senza superficialmente aprioristicamente scartare ciò che non ci sembra al momento essere attinente ai nostri percorsi, perché nella vita mai dire mai.